ADA Archivio Digitale delle Arti di Lastra a Signa · Marzocchini Mario

Titolo

Marzocchini Mario

Descrizione

"Cominciai da ragazzo, da bambino, nelle ceramiche Pugi proprio quando c’era Pugi Arnoldo ero proprio un ragazzo nel ‘48, pian piano passò il tempo ero lì lavoravo e facevo un po’ di tutto in fabbrica"[continua a leggere]

"Il pittore, decoratore, spruzzatore, verniciatore, è passato tanto di quel tempo ed ho conosciuto tante di quelle persone, c’era un direttore bravissimo Manlio Bellini, dopo quando Marco il figliolo della signora Ida Pugi iniziò ad essere più grande prese le redini ed io ero in collaborazione con lui [...] poi sono andato in pensione. Quando andai in pensione [...] sono stato un paio di anni con Ferrero e con la ceramica di questa fabbrica, una bella fabbrica con un direttore bravissimo Ferrero [...] io gli dicevo c’era questo ragazzino [Antonio Manzi] che lo fece entrare nella fabbrica per fare qualche pezzo ed iniziò un connubio bellissimo con Ferrero ed il Manzi. [...] C’era un clima molto buono con Ferrero, se si pensa a cosa è venuto fuori da questa “fabbrichina” [...] con Ferrero non hanno mai fatto mostre. Il Pugi ha vinto una mostra a Faenza con il Borgini, il pittore di Signa, vinse il premio Vicenza. Devoti era un signore viaggiatore rappresentante della ditta Pugi, era un signore lui viaggiava con una bella macchina grande con i cani dietro, l’autista ed i fucili ed andava a caccia, [...] era una persona bravissima, era una bella persona. [All’inizio la terra] si macinava, si faceva frullare come si fa con il pane e la si metteva a decantare nelle vasche, quando andava via l’acqua si prendeva e si attaccava al muro per farla asciugare ancora e poi dopo dal muro veniva lavorata con le mani, non c’era ancora l’impastatrice. [I forni erano] a legna tutto pino, legna di pino".
Trascrizione parziale dell'intervista
(Forme di storia, p. 190)