L'associazionismo e i primi movimenti operai come veicolo di educazione dei lavoratori

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L'associazionismo e i primi movimenti operai come veicolo di educazione dei lavoratori
Descrizione
In Toscana una prima forma di organizzazione dei lavoratori a tutela della questione educativa si realizzò grazie alle Società di Mutuo Soccorso. La prima di queste venne creata nel 1829 a Colonnata, proprio fra gli operai della Manifattura di ceramiche artistiche Ginori con il sostegno economico del proprietario il marchese Carlo Leopoldo Ginori.
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Fin dal 1735 i Ginori si erano occupati del problema della formazione e della specializzazione delle proprie maestranze provenienti perlopiù dal settore agricolo. Avevano cercato infatti di creare un rapporto di fidelizzazione con i propri dipendenti mettendo in campo a loro vantaggio alcune iniziative assistenziali e di sostegno economico come ad esempio la costruzione di case per i propri lavoratori ad affitto agevolato. A Lastra a Signa una prima Società di Mutuo Soccorso fra gli operai fu costituita nel 1863 mentre nel 1875 ne nacquero altre simili a Santo Stefano a Calcinaia, Signa e Scandicci. Tali società fornirono ad artigiani e operai una significativa esperienza organizzativa. Un’altra importante istituzione che prestò molta attenzione ai problemi dello sviluppo culturale dei lavoratori fu la Camera del Lavoro di Firenze nata nel 1893. Lo statuto di quest’organo prevedeva di “studiare ogni mezzo che giovasse al carattere intellettuale e morale degli operai mediante l’insegnamento dei loro diritti e doveri […] di promuovere e svolgere l’insegnamento professionale per ogni arte e mestiere” nonché dare vita ad iniziative culturali, letterarie, teatrali, ad una commissione sulle scuole e ad attività di propaganda sindacale. Per quanto riguarda Lastra a Signa e i territori limitrofi nel 1902 sono documentate alcune società che si occuparono di produzione e lavoro nel loro specifico settore: una “Società cooperativa di costruzione e produzione fra gli operai esercenti arte muraria”, costituita per i comuni di Lastra e di Signa con sede nella Camera del Lavoro di Firenze e una “Società cooperativa fra i maestri scalpellini di Carmignano, Lastra a Signa e Signa”. Gli anni di fine secolo videro una notevole crescita del movimento dei lavoratori e dell’associazionismo politico che culminò nel maggio del 1896 con il famoso sciopero delle trecciaiole iniziato nei comuni della Piana ma allargatosi a tutta la Toscana e all’intero comprensorio della paglia. Agli inizi del Novecento le varie società si occuparono sempre di più dei bisogni educativi della popolazione interessandosi anche dei momenti ricreativi dei lavoratori: alcune di esse si trasformarono in circoli e case del popolo. Conosciamo la consistenza delle associazioni e delle società culturali di Lastra a Signa in quel periodo, e in particolare nel 1901, attraverso un documento redatto in occasione del pellegrinaggio nazionale al Pantheon tenutosi per l’anniversario della morte di Umberto I re d’Italia. Nell’elenco furono comprese infatti le associazioni e le società del territorio comunale che erano state invitate a partecipare. Negli anni del regime le organizzazioni politiche, sindacali, cooperative e culturali vennero sciolte o incorporate nel movimento fascista che le trasformerà poi in sezioni del dopolavoro fascista o in Società di consumo e le istituzioni educative subirono un forte arretramento. (Forme di storia, pp. 157-158).
Forme di storia: la ceramica nel territorio di Lastra a Signa
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Biblioteca comunale di Lastra a Signa, titolare dei diritti delle immagini digitali