Le prime scuole pubbliche a Lastra a Signa
Contenuto
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Titolo
Le prime scuole pubbliche a Lastra a Signa
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Descrizione
Le prime scuole pubbliche, chiamate “normali”, furono istituite in Toscana a metà Ottocento. Erano mantenute dal Regio Erario e destinate in ogni caso a una élite di studenti.
L’Accademia dei Georgofili, fondata a Firenze nel 1753, svolse un ruolo di primo piano in questo senso, soprattutto per la diffusione dell’istruzione tra i ceti più bassi della popolazione analfabeta. Cosimo Ridolfi e Raffaello Lambruschini – che ne furono entrambi presidenti – si occuparono con grande impegno del problema della formazione degli agricoltori e dei braccianti, attraverso l’apertura e la diffusione di scuole agrarie. Fu quindi il granduca stesso Pietro Leopoldo a prestare attenzione all’istruzione professionale facendosi promotore dell’apertura di scuole tecniche superiori. Anche se la riforma comunitativa del 1774 aveva stabilito che in ogni comunità dovesse esservi almeno un maestro (il cui mantenimento sarebbe stato a carico dell’amministrazione pubblica) nella maggior parte dei comuni rurali l’educazione restò in mano al clero e continuò a essere appannaggio di pochi. [...] Per quanto riguarda il territorio di Lastra a Signa dall’esame delle deliberazioni emerge che nel periodo compreso tra le riforme leopoldine e la dominazione francese non esisteva nessuna scuola pubblica e ancora nel 1841 i ragazzi in età scolare registrati come studenti in quell’anno erano 22 maschi e 3 femmine istruiti dal clero della comunità o da maestri privati. Dallo studio di Monica Pacini condotto sulla comunità di Lastra a Signa è emerso che le categorie più istruite erano quelle dei proprietari e dei liberi professionisti, cui seguivano quelle dei commercianti, degli addetti ai servizi e degli artigiani, mentre nel settore agricolo quelle dei fattori e dei mugnai. […] La prima scuola pubblica elementare e primaria maschile della comunità venne istituita il 21 gennaio del 1844 a Ponte a Signa e nel 1848 era frequentata da 62 ragazzi tra i 7 e i 14 anni d’età. In una lettera del gonfaloniere datata il 2 novembre del 1854 fu stabilito che il maestro dovesse autorizzare i ragazzi “all’entrata posticipata al mattino o all’uscita anticipata alla sera”, in modo che “attesa la condizione speciale della maggior parte delle famiglie del nostro paese, i figli accudiscano ad un’arte o mestiere per cui sono costretti a frequentare giornalmente o la bottega o il negozio”. In assenza di obbligo scolastico il lavoro minorile costituì un forte deterrente alla frequenza delle prime scuole pubbliche. Nel 1861 il 74% della popolazione italiana era ancora analfabeta. Gli abitanti di Lastra a Signa cominciarono tuttavia proprio in quegli anni a presentare diverse istanze per l’apertura di nuove scuole primarie sia maschili che femminili nel capoluogo, richiedendola anche per le frazioni in modo da facilitare gli spostamenti degli alunni. Nel settembre del 1862 fu istituita a Ponte a Signa la prima scuola primaria femminile. è significativo il fatto che in una discussione consiliare l’istruzione femminile venga definita come un’occasione “che apre l’udito a tutti i mestieri muliebri primo tra tutti quello della treccia” e che sia ribadito dai consiglieri che essa rappresenti per le donne la possibilità di trasmettere anche ai figli gli insegnamenti ricevuti in adolescenza. Dopo l’unità amministrativa della penisola e l’istituzione dei primi corsi serali fu preso in considerazione anche il problema dell’educazione degli adulti che a causa del lavoro non potevano frequentare le scuole, come del resto accadeva anche a tanti alunni minorenni. […] . Nel 1874 il comune di Signa avanzò dunque una richiesta a vari comuni limitrofi, fra i quali Lastra a Signa, Brozzi e Campi Bisenzio per consorziarsi e istituire una scuola tecnica superiore che potesse migliorare la formazione di tutti gli abitanti. La discussione occupò qualche seduta ma l’intento fu poi abbandonato. Un simile progetto intercomunale sarà riproposto soltanto alcuni decenni più tardi. Nel 1929 infatti le due amministrazioni di Signa e Lastra tentarono di istituire una scuola secondaria di avviamento al lavoro maschile e femminile, con specializzazione industriale e agricola, a servizio dei due comuni. In un carteggio indirizzato al podestà di Lastra, Piero Ginori Conti, presidente dell’ente incaricato di erogare i contributi per il finanziamento della scuola appena istituita, esortava i due comuni a iniziare il corso degli studi quanto prima, definendo le scuole professionali “vere e proprie fucine dei produttori italiani”. La scuola, oltre agli insegnamenti teorici, prevedeva anche esercitazioni pratiche del legno, economia domestica e lavori donneschi, tenuti in un apposito locale. Nel 1934 la scuola intercomunale sembra abbia smesso di funzionare dal momento che a Lastra ne venne progettata una nuova privata e a carattere professionale. (Forme di storia, pp. 152-156).
Forme di storia: la ceramica nel territorio di Lastra a Signa
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