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1990-2010
Contenuto
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Descrizione
Tra gli anni Novanta e il primo decennio del Duemila si susseguirono due grossi contraccolpi economici. La produzione della ceramica in Italia affrontò non solo le difficoltà legate all’andamento dei mercati, ma anche l’emergere di nuove produzioni concorrenti e a basso costo come quelle del Portogallo e dei mercati orientali. [continua a leggere]
A fronte di queste difficoltà la ceramica italiana ha intrapreso una profonda riorganizzazione della produzione tornando a dimensioni aziendali ridotte e optando per una produzione di lusso, caratterizzata da tirature limitatissime nel tentativo di intercettare una domanda che con il tempo si è resa sempre più variegata e che ha richiesto di essere stimolata con un’offerta caratterizzata da costanti novità. Ecco le parole di Maria Chiara Ghiretti, proprietaria della ditta, sulla ceramica oggi, un mondo fatto dunque di luci e ombre ma che resiste tenace al cambiamento: È cambiato tanto il mondo della ceramica quindi di pari passo cambia anche il tipo di approccio [...] Il tipo di ceramica che facciamo è per un mercato di nicchia, pochi pezzi di alto valore. […] Ogni operatore deve saper fare tutto. Rispetto a prima il modo di lavorare è completamente diverso. Oggi un solo operatore deve saper smaltare, tuffare, saper fare i decori e se non ti riescono devi comunque riuscirci, devi saper fare l’oro...non fai mai la stessa cosa [...] È più soddisfacente [ma] più faticoso. Dal 2008 in poi è cambiato moltissimo il modo di lavorare: non c’è più la base che ti permette di programmare il lavoro durante l’anno per incostanza negli ordini… Oggi i clienti non vengono più in azienda, i buyer sono quasi tutti chiusi, gli ordini arrivano da un giorno all’altro con tempo di consegna brevissimi. […] Oltretutto essendo un prodotto di lusso è difficile definire il target e la tipologia di cliente anche perché la clientela non può essere solo italiana ma è necessario proporre il prodotto su ampia scala geografica. Noi se ci si sta salvando è perché facciamo un prodotto di lusso e per l’estero. Il prodotto medio basso non permette più di sostenerne i costi. L’unico sistema per rimanere vivi dopo quegli anni lì è stato trovare quel piccolo settore in cui ancora riusciamo a lavorare e cercare di mantenercisi aggrappati con le unghie e con i denti. (Forme di storia, p. 60).
Forme di storia: la ceramica nel territorio di Lastra a Signa
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Titolare dei diritti
Biblioteca comunale di Lastra a Signa, titolare dei diritti delle immagini digitali