Agli inizi dell’Ottocento era ancora l’industria della paglia a caratterizzare la maggior parte delle attività artigianali e manifatturiere di Lastra a Signa. [continua a leggere]
L’ampliamento geografico e merceologico degli scambi commerciali, legato a un clima più favorevole ai mercati permisero nel XVIII secolo un aumento degli investimenti nelle innovazioni tecnologiche e miglioramenti più capillari del sistema produttivo. [continua a leggere]
Le fornaci documentate in questo periodo erano otto, di cui sei nel territorio comunale, una a San Romolo e una a Sant’Ilario a Settimo. [continua a leggere]
Nel Novecento la cultura italiana dibatté “tra modernità e classicità, italianità e internazionalità, tra dimensione artistica e industriale”. [continua a leggere]
Durante il secondo dopoguerra si riattivarono tutta una serie di relazioni commerciali che, almeno per quanto riguarda la Toscana, si erano già avviate verso la fine dell’Ottocento. [continua a leggere]
La conformazione geologica, la struttura del paesaggio, lo sviluppo degli insediamenti abitativi con le reti viarie e fluviali, sono tra i principali elementi che caratterizzano la storia di un territorio e le sue specificità produttive. [continua a leggere]
Tra gli anni Novanta e il primo decennio del Duemila si susseguirono due grossi contraccolpi economici. La produzione della ceramica in Italia affrontò non solo le difficoltà legate all’andamento dei mercati, ma anche l’emergere di nuove produzioni concorrenti e a basso costo come quelle del Portogallo e dei mercati orientali. [continua a leggere]
Dallo studio dei documenti catastali nel territorio di Lastra a Signa è emersa la presenza di fornaci attive principalmente nella produzione di laterizi, embrici e terraglie, e, per alcune, anche di orci, orcioli, vasellame e terrecotte già a partire dal XV secolo. [continua a leggere]