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Bagni, Alvino
Contenuto
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Occupazione
Ceramista, titolare di azienda
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Note biografiche o storiche
Alvino Bagni, nato nel 1919 nella frazione di Ponte a Signa, si formò dall’artista Torello Santini e nel 1934, ancora quindicenne, entrò come apprendista presso le Ceramiche Pugi dove sperimentò tutte le fasi della lavorazione ceramica fino al 1947 quando iniziò a lavorare in proprio. Il padre, Bagno Bagni, grazie all’aiuto finanziario dell’associazione artigiana e alle commesse della Pugi fondò la società “Fratelli Bagni Industria ceramiche artistiche”, una piccola azienda a Ponte a Signa tra via Carlo Pucci e via Spartaco Lavagnini dove lavoravano quattro familiari e due dipendenti. Nel 1950 la società cambiò nome in A. B. & F. Bagni Ceramiche Artistiche: le iniziali erano dei tre soci, Alvino, il padre Bagno e lo zio Filimondo. Pur continuando a lavorare come terzista le doti artistiche e la versatilità di Alvino permisero all’azienda di crescere rapidamente. […] Alvino Bagni si impose di produrre ceramica artistica con un’organizzazione del lavoro di tipo industriale, sul territorio comunale non vi furono altri tentativi di uguale portata. Alvino introdusse la catena di montaggio nel colaggio e brevettò delle macchine per velocizzare alcune mansioni; le uniche rimaste manuali furono la pittura, la rifinitura e l’aerografo, salvo quando ci fosse stata la necessità di lavorare su grossi quantitativi. Per questi casi ideò – su un suo disegno – una macchina apposita: una sorta di giostra sulla quale i pezzi, posati su un nastro trasportatore, passavano attraverso getti di smalto spruzzato da tutte le direzioni. Alvino inventò numerosi altri macchinari per ciascuna fase lavorativa: per la pittura brevettò un pistone ad aria compressa che entrando nell’oggetto lo sorreggeva permettendo di inclinarlo e capovolgerlo nella posizione voluta dal pittore che aveva così una totale libertà di movimento; per la smaltatura delle vasche con all’interno una piattaforma che poteva essere alzata o abbassata tramite un pistone. […] Quando nel 1992 l’azienda chiuse, vi lavoravano ancora ottantacinque persone circa. Alvino non si arrese e l’anno successivo individuò un locale da cui far ripartire la nuova azienda. Nel 1994 aprì Nuove Forme, tuttora attiva e diretta da Gianfranco Ghiretti, genero di Alvino, e Maria Chiara Ghiretti, nipote di Alvino e figlia di Gianfranco. (Forme di storia, p. 67, 74-78).
Forme di storia: la ceramica nel territorio di Lastra a Signa
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Tipo di relazione con la risorsa
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Titolare dei diritti
Biblioteca comunale di Lastra a Signa, titolare dei diritti delle immagini digitali
Risorse correlate
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