Cipolla, Salvatore

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Nome
Cipolla, Salvatore
Date di esistenza
1933-2006
Occupazione
artista, ceramista
Note biografiche o storiche
Salvatore Cipolla nacque a Mirabella Imbaccari, in provincia di Catania, il 22 aprile 1933 da una famiglia di ceramisti.
Il padre lo avvicinò all’arte della ceramica fin da piccolo. A soli 11 anni si trasferì a Comiso per studiare scultura e ceramica alla Scuola d’Arte trovando ospitalità presso lo scultore Giuseppe Micieli. I suoi primi lavori sono ispirati ai suonatori di strada e alle scene del Don Chisciotte di Cervantes, uno dei quali conservato presso il Museo di Ceramica di Faenza. Nel 1947 si trasferì a Caltagirone per seguire un corso di perfezionamento in ceramica presso l’Istituto d’Arte. Nel 1949 riuscì a mettere da parte una cifra sufficiente per trasferirsi a Firenze, dove si iscrisse all’Istituto d’Arte di Porta Romana. Nel 1950 vinse un premio alla mostra di ceramica di Sesto Fiorentino, il primo di una lunga serie. Nel 1953 si diplomò e tra il 1956 e il 1960 completò il percorso di formazione presso l’Accademia di Belle Arti di Firenze. In quei locali stabilì un forte rapporto con il maestro Pericle Fazzini che aveva per lui grande stima.
Le prime opere di Salvatore Cipolla si ispirarono all’arte antica: l’arte primitiva, egiziana e del Medio Oriente antico, l’arte etrusca e della Grecia arcaica.
Durante gli studi fiorentini lavorò per alcune fabbriche di ceramica ed è in questa occasione che collaborò anche con l’azienda di ceramica Alfredo Tozzi e Silvestro Bellini creando la linea di campionario “Innovazione”. Dal 1963 si dedicherà all’insegnamento proprio nell’Istituto d’Arte di Porta Romana. Dagli anni Sessanta parteciperà a numerosissime mostre d’arte e collettive in tutta Italia. Tra le prime ricordiamo nel 1960 Salone Rinascita a Sesto Fiorentino, nel 1968 Galleria d’Arte Elincona a Lecce, nel 1970 Galleria d’Arte Il Brandale a Savona, nel 1973 il Museo Civico, nel 1985 Circolo Nuova Italsider a Taranto, nel 1986 Biennale di ceramica di Reggio Calabria.
Tra le collettive i concorsi di ceramica di Faenza tra il 1954 e il 1959 e quello di Vicenza nel 1955, le biennali di ceramica di Montecatini tra il 1979 e il 1984 e quella di Caltagirone del 1984. Rappresentò l’Italia anche in numerose mostre di artisti italiani in sedi internazionali come Berlino, Parigi, Amburgo fino al Museo Nazionale della ceramica della Repubblica Cinese di Taiwan nel 1992.
Le sue sculture sono state acquistate da collezionisti privati e da musei di tutto il mondo. In Italia troviamo le sue creazioni nei musei di ceramica Faenza e di Vicenza, in molti altri principali musei di arte contemporanea e negli spazi pubblici con sculture e opere di arredo come la grande vasca e la fontana in grès policromo e smaltato in piazza Sant’Agostino a Prato.
Morì a Sesto Fiorentino nel 2006. (Forme di storia, p. 87)
Forme di storia: la ceramica nel territorio di Lastra a Signa
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