Dini, Enzo

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Nome
Dini, Enzo
Date di esistenza
1928-
Occupazione
artista, pittore, ceramista
Note biografiche o storiche
Enzo Dini nacque a Treviso il 17 giugno 1928. I genitori erano originari di Lastra a Signa ma si trasferirono a Treviso dove aprirono un negozio e un laboratorio per la loro attività, lavoravano e commerciavano cappelli di feltro. Il 7 aprile del 1944, appena sedicenne, la sua vita subì una tragica svolta: la città venne bombardata e in buona parte distrutta e la sua famiglia intera rimase sepolta sotto le macerie, Enzo fu l’unico superstite. Dopo il bombardamento venne adottato dai coniugi Botter che avevano già altri due figli Bepi e Anna. Enzo frequentò il Ginnasio e a diciannove anni si spostò a Napoli dove, tra il 1947 e il 1948, frequentò il Collegio militare Nunziatella. Nel 1949 figurava tra i dipendenti della ditta ceramiche Pagnossin di Treviso ma negli anni Cinquanta si trasferì prima da alcuni zii presso La Spezia e poi fece ritorno alla terra d’origine nella casa dei genitori a San Martino dove trovò occupazione nella ditta di ceramiche artistiche di Tozzi Alfredo e Bellini Silvestro. Fu uno dei protagonisti della ditta Bellini nella quale lavorò diventando decoratore, campionarista e infine caporeparto. Fu presente durante la divisione tra Alfredo Tozzi e Silvestro Bellini e il passaggio dell’azienda ai sei figli di quest’ultimo. Il legame con questa famiglia fu non solo lavorativo ma anche affettivo: poco dopo essere entrato in ditta, sposò infatti Franca Bellini, una delle figlie di Silvestro e dal loro matrimonio nacque nel 1960 Anna. Verso la fine degli anni Settanta iniziò a lavorare presso la ditta Ceramiche Il Ponte di Lastra a Signa e nei primi anni Ottanta aprì un’impresa tutta sua in via Livornese. Il legame con la Fratelli Bellini però non si interruppe, la moglie Franca infatti rimase a lavorare nell’azienda di famiglia mentre la figlia Anna lo aiutò nella sua attività di terzista per i Bellini. Dini si è contraddistinto soprattutto per le sue doti di ritrattista e per la pittura nella quale riusciva a esprimere tutto il suo spirito libero. Partecipò come artista a numerose fiere e mostre e nella prima metà degli Sessanta insegnò tecnica del disegno e della ceramica al Villaggio artigiano di Signa. Per la Fratelli Bellini si occupò anche dell’acquisto dei colori presso Colorobbia di Montelupo. Quando entrarono sul mercato italiano l’oro e altri lustri in forma liquida fu il primo a testarli. (Forme di storia, p. 85).
Forme di storia: la ceramica nel territorio di Lastra a Signa
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Allestimento della mostra Forme di storia 2019, piatto ornamentale con decoro stile pompeiano di Enzo Dini Punto d'accesso persona Immagine