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Ceramiche Pugi
Contenuto
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Note biografiche o storiche
La manifattura artistica Ceramiche Pugi fu fondata tra il 1924 e il 1926 da Arnoldo Pugi. Lo stabilimento, adiacente all’abitazione di Arnoldo, era in origine uno stanzone con fornacette nella zona detta “Salita”, a cui si aggiunse un’altra fornacetta nel 1939.
Alla morte di Arnoldo, avvenuta nel 1956, fu la moglie Ida a occuparsi della direzione dello stabilimento. A lei successe la figlia Adele e in seguito fu nominato direttore Manlio Bellini; infine subentrò Marco Scopetani, nipote di Arnoldo e figlio di Adele. Per un certo periodo lavorò in fabbrica anche la sorella di Marco, poi trasferitasi a Genova. Nell’arco di due decenni, tra gli anni Sessanta e Ottanta, la manifattura contava più di cinquanta dipendenti, senza considerare l’indotto di artigiani e di piccole aziende che vi collaboravano dall’esterno. Erano presenti solo cinque o sei donne addette al reparto dei pittori o nel magazzino, mentre le mansioni più pesanti, come quelle di tornitore, calcatore o addetto ai forni erano a carico delle maestranze maschili. Il primo laboratorio delle Ceramiche Pugi si trovava nella frazione di Ponte a Signa accanto alla Casa del Fascio e successivamente, intorno alla metà degli anni Trenta, si spostò nella sede di via Buozzi rilevando i locali di un precedente pastificio. Nel 1963 Ida Pugi tentò invano di apportare un aumento di volume ai locali della manifattura: il progetto venne infatti annullato. Dovette attendere il 1965 per ottenere una concessione edilizia per costruire una struttura in prefabbricato davanti al piazzale tergale e ampliare così il laboratorio artigiano utilizzato per la produzione di ceramica. Nei disegni tecnici del progetto sono inseriti un locale per i pittori, uno per le presse e uno per il “forno continuo”, più idoneo alle mutate necessità produttive. Intorno al 1978, in seguito a una fase molto positiva per l’azienda che aveva portato a una crescita di ordinativi e di fatturato, si rese necessario cercare uno stabilimento più grande ed efficiente. Nel territorio comunale di Lastra non furono trovati però terreni edificabili adatti e pertanto la nuova fabbrica fu costruita a Signa. La sede di via Buozzi non fu tuttavia smantellata e le varie fasi di lavorazione furono suddivise tra le due sedi: a Ponte a Signa rimase prevalentemente l’attività di calcatura e la produzione dei semilavorati, mentre nella nuova sede di Signa ai Colli Alti, nell’attuale via Amendola, furono impiantati i forni continui, la sala mostra con il campionario, i locali destinati al magazzino, all’imballaggio e alle spedizioni. La produzione della manifattura rimase incentrata su ceramiche in stile tradizionale, il cui punto di forza negli anni Settanta e Ottanta divennero i complementi di arredo, le riproduzioni di animali e successivamente le stufe in maiolica. Negli anni lavorarono alle Ceramiche Pugi numerosi pittori e artisti lastrigiani ma anche maestranze provenienti dai comuni limitrofi, come Bruno Mangani e i figli Boris, Piero e Antonio di Montelupo, i fratelli Cartei, Giovanni Vettori ed Enzo Borgini di Signa. Le stufe in maiolica iniziarono a essere prodotte, su ideazione dello stesso Marco Scopetani, negli anni Settanta, quando le commissioni provenivano da importanti e solidi clienti del mercato internazionale, perlopiù americano, francese e tedesco. Molti nomi di personaggi famosi, noti marchi di moda, catene di grandi magazzini figurano negli schedari dei clienti delle Ceramiche Pugi, dagli anni Sessanta fino agli anni Novanta, quando l’azienda registrò un periodo di crisi e fu costretta a ridurre il personale in entrambe le sedi. Nel 1996 fu chiusa in maniera definitiva la più recente fabbrica signese. In quel periodo l’azienda partecipò attivamente a fiere e mostre di settore, come ad esempio il MACEF e Il Salone del Mobile di Milano, il Florence Gift Mart, Abitare il tempo di Verona. Queste occasioni rappresentarono un’importante modalità per procacciarsi clienti e ordinativi tanto che i buoni risultati ottenuti permisero di ammortizzare le ingenti spese di affitto, trasporto e allestimento degli stand. In epoca più recente la partecipazione a questo tipo di eventi divenne pressoché impraticabile, a fronte dell’aumento dei costi e della diminuzione di vendite e fatturato. Dal 2010 gli addetti delle Ceramiche Pugi sono tre: un calcatore, una pittrice e il titolare stesso, Marco Scopetani.
(Forme di storia, pp. 109-112).
Forme di storia: la ceramica nel territorio di Lastra a Signa
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Relazione CPF
Pugi, Arnoldo
Pugi, Ida
Pugi, Adele
Scopetani, Marco
Mangani, Bruno
Mangani, Boris
Mangani, Piero
Mangani, Antonio
Bellini, Manlio
Fossi, Gino
Cartei, Alvaro
Cartei, Danilo
Cartei, Sergio
Borgini, Enzo
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Titolare dei diritti
Biblioteca comunale di Lastra a Signa, titolare dei diritti delle immagini digitali