Prodotto semilavorato utilizzato nella fabbricazione dei cappelli di paglia. La cosiddetta "treccia in tredici" era composta intrecciando tredici fili di paglia.
Donna che lavorava a domicilio intrecciando a mano i fili di paglia per la realizzazione delle trecce, semilavorati alla base della fabbricazione dei tipico "Cappelli di paglia di Firenze".
Intermediario incaricato dell'acquisto della paglia, della sua distribuzione alle lavoranti o "trecciaiole", della rivendita dei semilavorati ai commercianti che provvedevano alla rifinitura e alla vendita.
Modello di cappello maschile, rigido e con la tesa rotonda, di moda soprattutto negli anni Venti. Per la sua fabbricazione richiedeva trecce molto sottili ed era cucito a macchina, poi formato in appositi macchinari "presse", infine incollato e guarnito.